Albizia tanganyicensis: l’albero dalla corteccia che si sfoglia
Albizia tanganyicensis
Altezza 10 – 20 metri
Foglie Paripennate
Tronco Chiaro, la corteccia si sfoglia
Fiori Piccoli batuffoli che si aprono a ombrello
Frutti Baccelli piatti di 30 cm
Descrizione
Albero deciduo, con un’altezza media intorno ai 10 metri (più basso in Namibia) con picchi a 20 metri.
Il nome “Albizia” deriva da un certo Filippo degli Albizi, un fiorentino che per primo, nel 1700, portò in Europa la prima specie di quello che venne poi chiamato, in suo onore, il genere Albizia.
“Tanganyicensis” invece deriva dalla Tanzania (antico nome: Tanganica, come il grande lago che ne fa appunto da confine), dove per la prima volta venne scoperta questa specie.
Foglie
Albero deciduo. Le foglie sono bipennate.
Vengono mangiate soprattutto dai Kudu e dai bruchi di una particolare farfalla (la Charaxes ethalion), la cui apertura alare può arrivare ai 5-6 cm per le femmine (1 cm in meno per i maschi).
Tronco e Corteccia
La corteccia tende a staccarsi dal tronco e dai rami più vecchi.
Fiori
I fiori sono piccole palline che si schiudono, esplodendo con lunghissimi stami. Generalmente compaiono prima i fiori delle foglie.
Frutti
Il frutto è un baccello, di colore dal marrone rossastro, con una lunghezza fino ai 30 cm.
I semi sono molto apprezzati dai Pappagalli Testa Bruna, non molto conosciuti in Italia ma molto simili (stesso Genere) al più noto Pappagallo del Senegal.