Il Grande Trek e la Colonia del Natal
Nel 1652 gli Olandesi fondarono la prima colonia in terra sudafricana: Capo di Buona Speranza (Cape of Good Hope), oggi noto come Città del Capo (Cape Town).
Dopo più di un secolo di convivenza non troppo pacifica dei Boeri con i nativi (San e Khoi soprattutto), i quali venivano spesso e volentieri presi come forza lavoro, nel 1806 gli Inglesi riuscirono ad annettere Capo di Buona Speranza all’Impero Britannico.
La nuova gestione inglese, ben più rigida alla sostanzialmente autogestione a cui erano abituati, portò migliaia di Boeri a cercare fortuna e libertà nell’entroterra.
Fra gli anni 30 e 40 del 1800 abbiamo quindi il grande esodo dei cosiddetti Voortrekker: il Grande Trek.
Dopo il Grande Trek la situazione è la seguente:
- Colonia del Capo, di dominio inglese
- Repubblica del Transvaal, boeri
- Colonia del Natal, boeri
- Colonia dell'Orange, boeri
Concentriamoci ora sulla Colonia del Natal.
Questo era territorio Zulu.
Ma gli Zulu non erano un popolo tranquillo e umile come i Khoi e i San.
Erano un popolo cazzuto, appena uscito da una guerra interna che aveva visto come protagonisti Shaka Zulu e e Dingane.
Per capire meglio di chi stiamo parlando, vediamo un attimo la storia di questi personaggi.
Shaka Zulu, il grande ma folle re degli Zulu
Shaka Zulu, dopo aver fatto fuori il fratellastro Sigujana, era diventato il “capo supremo” (potremmo dire il nostro equivalente europeo di re) degli Zulu.
Di grande intelligenza strategica e militare, in pochissimi anni trasformò gli Zulu da un piccolo clan sconosciuto a una potenza dominante nell’Africa meridionale.
- rivoluzionò l'esercito, imponendo un addestramento severissimo che iniziò a forgiare veri guerrieri, introducendo nuovi tipi di lancia e nuove tattiche di attacco e di difesa
- conquistò o annesse moltissimi clan Nguni, sempre in guerra tra loro: chi si opponeva veniva distrutto; chi si sottometteva veniva annesso al regno
- riorganizzò il potere, centralizzandolo su di lui: tutti i capi tribù dovevano rispondere direttamene a Shaka e il suo comando era legge, non doveva rispondere né confrontarsi con nessuno
Grazie a Shaka, il regno si espanse rapidamente e in pochi anni il nome “Zulu” divenne sinonimo di potere e timore in tutta la regione.
Ma Shaka non fu solo un grande condottiero e politico: fu anche crudele, autoritario e spietato:
- non tollerava alcun segno di debolezza o di disobbedienza: questo poteva portare a torture o morte (lo sventurato poteva essere decapitato, sbranato da tori o lasciato morire di fame) davanti a tutti, in modo da mantenere la disciplina, anche con il terrore
- durante la sua espansione, i villaggi che si opponevano venivano interamente rasi al suolo e le popolazioni massacrate o integrate con la forza. Molte tribù Nguni fuggirono e si dispersero
- Shaka era anche molto sospettoso e paranoico. Sembra abbia ucciso diversi dei suoi uomini (e forse anche qualche fratello) per paura di tradimento
Ma il problema più grande fu quando morì la madre, Nandi, di dissenteria.
Shaka era profondamente legato alla madre, tanto da considerarla l’unica persona veramente leale e degna di fiducia.
Quando Nandi morì nel 1827, Shaka divenne estremamente paranoico e violento, e prese decisioni che terrorizzarono il suo stesso popolo, tra cui:
- per un anno intero vietò a tutto il popolo di piantare semi, portando una grande carestia in tutto il regno, e di avere figli, bruciando vive le madri che avevano infranto la regola assieme ai loro neonati
- se secondo Shaka una persona non dimostrava sufficientemente di essere in lutto per la madre Nandi, veniva uccisa. Con questo pretesto vennero uccise quasi 7.000 persone e interi villaggi vennero distrutti
Visto che Shaka, alla morte della madre, non ci stava particolarmente con la testa ed era diventato leggermente più violento e paranoico del solito, i due fratelli Dingane e Mhlangana, temendo di essere i prossimi a venir trucidati perché non piangevano a sufficienza la mammina, uccisero il re.
Era il 1828.
Dingane divenne quindi il nuovo capo supremo degli Zulu.
Ah, per non farci mancare niente nella famiglia del mulino bianco, anche Mhlangana venne ucciso.
La triste storia di Piet Retief e Dingane
Durante il Grande Trek, forse intorno all’anno 1837, Piet Retief, uno dei capi dei Voortrekker (i boeri emigrati) si spostò verso Est entrando nel territorio degli Zulu.
Il suo piano era offrire un accordo a Dingane: i boeri avrebbero avuto il diritto di insediarsi nel territorio, e loro in cambio avrebbero aiutato gli Zulu a sconfiggere alcuni gruppi Sotho-Tswana.
Viene spontaneo osservare che, se a capo degli Zulu ci fosse stato ancora Shaka Zulu, sicuramente non avrebbe avuto bisogno di aiuto.
Ma Dingane era un re profondamente dal fratello assassinato: era meno carismatico, più insicuro, decisamente meno stratega e temeva costantemente tradimenti e ribellioni (per la serie “chi la fa l’aspetti”).
Alla proposta di alleanza di Retief, Dingane rilanciò chiedendo una dimostrazione di lealtà e buone intenzioni. Retief avrebbe dovuto recuperare, per conto degli Zulu, circa 700 capi di bestiame che erano stati rubati a Dingane da una tribù del gruppo Sotho-Tswana, insediata a nord dei monti Drakensberg.
E quindi Retief, con un gruppo di uomini, attraversò i monti Drakensberg e, con una combinazione di pressione militare e negoziato, recuperò il bestiame.
Il tutto senza uno scontro armato.
Giusto per non rischiare di inimicarsi un altro popolo.
Saggio, quel Retief.
Il problema è che quando il gruppo di boeri tornò da Dingane con il bestiame rubato, il re Zulu si dimostrò riconoscente e pare abbia firmato anche l’accordo (secondo alcune fonti).
Peccato che due giorni dopo il buon re fece arrestare Retief e il gruppo di 70 uomini e li fece uccidere dai suoi guerrieri.
E poi fece massacrare tutti i boeri che trovarono nella zona del Natal.
I guerrieri Zulu uccisero tra 500 e 600 coloni, tra cui donne e bambini.
Questa triste storia è nota come il massacro di Retief. Era l’anno 1838.
La Battaglia del Fiume Sangue e la fine di Dingane
Dopo il massacro, giustamente, ai boeri sopravvissuti è un po’ girato male e si organizzarono per vendicare i fratelli caduti.
Andries Pretorius prese l’eredità di Retief come capo del gruppo di boeri e, il 16 dicembre 1838, affrontò con circa 470 uomini gli Zulu in quella che fu chiama la Battaglia del Fiume Sangue (il nome originale in inglese fa sicuramente più effetto: the Battle of Blood River).
470 boeri sconfissero migliaia di guerrieri Zulu, pare (leggenda o realtà?) senza perdere neanche un uomo.
Una vittoria abbastanza scontata, dal momento che le lance Zulu sono leggermente inefficaci contro fucili e cannoni.
Ad ogni modo, i boeri sono gasatissimi per questa vittoria che, secondo loro, portava pure il segno di una protezione divina.
E il povero Dingane?
Sopravvisse alla battaglia, ma la sconfitta fece girare le balle al fratello Mpande che, mogio mogio e con la coda tra le gambe, andò dritto dai boeri a chiedere aiuto per liberarsi del fratello che aveva fatto fare agli Zulu la figura degli scemi, dopo il periodo di gloria sotto Shaka.
Nel 1840 abbiamo la Battaglia di Maqongqo: di nuovo lui, l’eroe Pretorius, guida i boeri e il gruppo Zulu di Mpande contro Dingane.
Il prode e coraggioso re riesce a scappare a nord, ma non dura molto: pare sia stato assassinato pochi giorni dopo la sua fuga. Non è chiaro da chi e perché.
La Repubblica di Natal e gli inglesi
Riassunto delle puntate precedenti:
- Piet Retief, capo del gruppo di Voortrekker arrivati nelle terre Zulu, pensa di aver stretto un buon patto con Dingane, ma lui e i suoi uomini vengono assassinati
- Andries Pretorius vendica i compatrioti nella Battaglia del Fiume Sangue
- Pretorius e l’ennesimo fratello di Shaka e Dingane, tal Mpande, si alleano e sconfiggono Dingane
Mpande diventò quindi il nuovo re degli Zulu con l’aiuto di Andries Pretorius e dei Voortrekker.
Come ricompensa per l’appoggio, Mpande cedette formalmente il territorio del Natal ai boeri.
Ed ecco quindi la nascita della Repubblica di Natal, nel 1839.
Ma la neonata repubblica boera non piacque agli inglesi, per diversi motivi:
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la Repubblica di Natal aveva accesso alla costa orientale e un porto importante, Durban (al tempo conosciuto come Port Natal).
Per l’Impero britannico, che in quel periodo controllava India, Australia e gran parte del commercio con l’Estremo Oriente, era fondamentale controllare tutti i porti lungo le rotte marittime.
La Repubblica di Natal avrebbe potuto ostacolare il passaggio e il rifornimento delle navi britanniche o, peggio ancora, allearsi con altre potenze europee interessate alla zona (ad esempio Francesi o Olandesi) - ma se anche i boeri non avessero avuto intenzioni ostili contro gli inglesi, da buoni contadini non avevano comunque voglia di potenziare il porto con infrastrutture più moderne. Insomma, il commercio non interessava alla nuova repubblica. Inoltre sembrava che volessero addirittura tassare o comunque limitare le merci straniere in transito, e questo sarebbe stato un duro colpo per le rotte commerciali inglesi
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la politica inglese voleva (almeno formalmente) stabilire rapporti pacifici e diplomatici con i popoli africani, per evitare continue guerre e tensioni.
I boeri, invece, avevano un approccio molto più duro e autoritario: conquistavano le terre con la forza e trattavano i neri come inferiori.
Ricordiamo che l'impero britannico aveva abolito la schiavitù mentre per i boeri i neri erano una risorsa molto importante, e questa visione completamente opposta delle popolazioni locali portò allo scatafascio il rapporto tra inglesi e boeri - l’impero britannico non poteva tollerare la nascita della Repubblica di Natal: non poteva anzi permettere che ogni gruppo europeo che se ne andava a zonzo potesse fondare il suo staterello, spezzettando il controllo del Sudafrica
Quindi ben presto gli inglesi si scocciano di questa situazione economicamente e strategicamente svantaggiosa.
Nel 1842 partono da Cape Town e arrivano vicino a Durban.
Pestano un po’ di boeri, che si arrendono definitivamente nel 1843.
La Repubblica di Natal viene quindi annessa all’impero britannico.
Se consideriamo che i boeri avevano ufficialmente fondato la colonia nel 1839 e che gli inglesi la conquistarono nel 1843, questa Repubblica ha avuto ben 4 anni di viva propria a fronte di tanto, tantissimo sangue versato.
Bene ma non benissimo.
Riassunto
- 1652 : primo insediamento degli Olandesi in Sudafrica
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1806 : Città del Capo conquistata dagli Inglesi
➝ inizia il Grande Trek (i boeri si spostano versano l'interno)
➝ nascono le colonie di Orange, del Transvaal, del Natal, oltre alla già esistente Colonia del Capo -
1828 : il grande re Shaka Zulu viene ucciso dai fratelli
➝ gli succede Dingane -
1837: Piet Retief cerca un accordo con Dingane
➝ massacro di Retief - 1838: Andries Pretorius vendica i boeri nella Battaglia del Fiume Sangue
- 1840 : Pretorius e un gruppo Zulu sconfiggono Dingane nella Battaglia di Maqongqo
- 1839 : nasce la Repubblica di Natal
- 1843 : gli Inglesi la annettono all'Impero