La scoperta dell’oro nel Transvaal
Se la Prima Guerra Boera era stata una fiammata improvvisa, la Seconda Guerra Boera fu un conflitto molto più lungo, brutale e decisivo.
Questa volta gli Inglesi erano determinati a riprendere il controllo totale delle ricche repubbliche boere. E avevano un ottimo motivo: l’oro.
Nel 1886, vicino a una piccola fattoria nel Transvaal, venne scoperto un immenso giacimento d’oro: il Witwatersrand. Da lì nacque in fretta la città di Johannesburg, destinata a diventare il cuore economico del Sudafrica.
La notizia fece gola a molti: migliaia di stranieri, soprattutto Inglesi, arrivarono come cercatori, minatori, commercianti. Ma i Boeri, guidati dal presidente Paul Kruger, erano restii a concedere loro diritti: volevano tenere saldamente in mano la propria repubblica rurale.
Il Governo boero rifiutò quindi di dare a questi stranieri pieni diritti civili e politici.
Ma ricordiamoci sempre che nel 1881, al termine della Prima Guerra Boera, il Transvaal ottenne la libertà di autogovernarsi, ma rimanendo formalmente sotto la sovranità britannica.
E gli stranieri, chiamati “uitlanders“, diventavano sempre più numerosi… e sempre più scontenti.
L’Impero britannico non poteva restare a guardare: voleva garantire i diritti dei suoi sudditi, ma soprattutto voleva controllare l’oro.
Nel 1895 la tensione tra la Repubblica del Transvaal e l’Impero britannico era alle stelle. Johannesburg era diventata una città d’oro, ma era governata da Boeri conservatori e chiusi agli stranieri. I britannici, che affollavano le miniere e contribuivano all’economia, non avevano diritto di voto né alcuna influenza politica.
Cecil Rhodes, già Primo Ministro della Colonia del Capo e grande sognatore dell’ “Africa britannica da Città del Capo al Cairo”, cercò di provocare una rivolta degli uitlanders a Johannesburg contro il governo boero, per poi intervenire militarmente e annettere nuovamente il Transvaal.
Quindi nel 1899, convinto di aver già dalla sua gli uitlanders e che fosse già in atto una rivolta interna, ordinò a un commando di circa 600 uomini di entrare nel Transvaal.
Solo che… la rivolta non era partita, e quindi questi militari arrivarono stile “È qui che c’è la rivolta? Dove ci si mena?” ma si trovarono soli stile John Travolta.
Questo raid fu un disastro: dopo aver catturato gli Inglesi, Cecil Rhodes fu costretto a dimettersi, mentre il presidente boero Paul Kruger guadagnò prestigio per la sua risposta ferma.
Peggiorarono i rapporti tra le due parti e la sfiducia divenne quasi irreparabile, dal momento che ormai era ovvio che gli Inglesi volevano il Transvaal e il suo oro.
La Seconda Guerra Boera scoppiò nell’ottobre 1899, quando i Boeri del Transvaal e dell’Orange Free State attaccarono le colonie britanniche vicine del Natal e del Capo, prendendo l’iniziativa.
Ti attacco io prima che mi attacchi tu.
I successi iniziali dei Boeri
I Boeri partirono in vantaggio: colpirono per primi, conoscevano il terreno e adottavano tattiche agili ed efficaci.
E come già successo nella Prima Guerra, grazie alla loro tattica iniziarono a ottenere buoni risultati.
Ad esempio:
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Assedio di Ladysmith (ottobre 1899 – febbraio 1900)
I Boeri circondarono Ladysmith, una città strategica del Natal, bloccando le truppe britanniche per più di tre mesi. -
Assedio di Kimberley (ottobre 1899 – febbraio 1900)
Famosa per le sue miniere di diamanti, la città di Kimberley fu isolata dai Boeri finché non venne liberata da truppe guidate da… un giovane Winston Churchill, all’epoca corrispondente di guerra. -
Assedio di Mafeking (ottobre 1899 – maggio 1900)
Uno degli assedi più lunghi (217 giorni), reso celebre per la resistenza guidata da Robert Baden-Powell, futuro fondatore dello scoutismo.
La risposta inglese
Ma l’Impero inviò i rinforzi: Londra mandò centinaia di migliaia di soldati.
E così gli inglesi non solo liberarono le città sotto assedio, ma conquistarono in breve anche le principali città boere: Bloemfontein (marzo 1900) e Pretoria (giugno 1900).
Per indebolire la resistenza, gli Inglesi adottarono diverse tattiche:
- bruciarono fattorie
- deportarono i civili
- costruirono campi di concentramento dove moriranno oltre 26.000 donne e bambini Boeri per fame e malattie
- anche decine di migliaia di africani neri finirono nei campi, spesso in condizioni peggiori, ma la loro sorte venne ignorata all'epoca
Il Trattato di Vereeniging (1902)
Il Trattato di Vereeniging, firmato nel 1902, è un momento cruciale nella storia del Sudafrica: chiude definitivamente la Seconda Guerra Boera e segna definitivamente la fine dell’indipendenza boera.
Dopo tre anni di guerra durissima, guerriglia senza fine, distruzione delle campagne e migliaia di morti nei campi di concentramento, i leader boeri si trovarono con le spalle al muro. Le loro repubbliche erano occupate, le fattorie bruciate, le famiglie affamate. Nonostante lo spirito combattivo, era chiaro che non avrebbero potuto vincere.
E così i Boeri si arresero.
Il 31 maggio 1902, nella cittadina di Vereeniging, al sud di Johannesburg, le ultime due repubbliche boere (il Transvaal e l’Orange) divennero colonie britanniche, accettando questa volta la sovranità completa della corona britannica.
Fu una resa totale, ma con alcune concessioni importanti che evitarono un’umiliazione completa:
- finanziamenti (3 milioni di sterline) per la ricostruzione agricola e il ritorno degli sfollati
- la promessa di un futuro autogoverno (che arriverà effettivamente pochi anni dopo)
- il mantenimento della lingua olandese (poi afrikaans) nelle scuole e nella vita pubblica: se ricordiamo, uno dei problemi principali del Grande Trek era proprio che i Boeri non capivano l'inglese
- nessun obbligo immediato di estendere il diritto di voto alla popolazione africana nera: anche questo era un punto molto caro ai Boeri, mentre gli Inglesi erano per l'abolizione dello schiavismo fin dagli inizi dell'800
Riassunto
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1886 : scoperta di un immenso giacimento d'oro a Witwatersrand, vicino Johannesburg
➝ arrivo di moltissimi stranieri (uitlanders) -
1899 : Cecil Rhodes cerca di provocare una rivolta a Johannesburg
➝ peggiorano i rapporti tra Boeri e Inglesi - 1900 : l'Impero britannico invia i rinforzi
- 1902 : Trattato di Vereeniging