È nato un cucciolo di Elefante di Sumatra!

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È nato un cucciolo di elefante di Sumatra!

Il cucciolo di elefante di Sumatra nato nel novembre 2024 è una femmina, ed è venuto alla luce nel Buluh Cina Ecopark, una riserva naturale e area di conservazione situata nella reggenza di Kampar, nella provincia di Riau, sull’isola di Sumatra, Indonesia. 

I genitori della piccola elefantessa sono Ngatini, una femmina di circa 24 anni, e Robin, un maschio di circa 22 anni, entrambi provenienti dal centro di addestramento di Minas e trasferiti al Buluh Cina Ecopark nel 2017.

Ngatini e Robin sono stati introdotti nel parco sia per attirare visitatori che per contribuire a progetti di conservazione della specie.
Ngatini era già stata monitorata durante la gravidanza, segnalata per la prima volta all’inizio del 2024, e gli esperti del parco hanno seguito con attenzione lo sviluppo del cucciolo. 

Attualmente la piccola si trova nel Buluh Cina, dove viene seguita quotidianamente dai veterinari e dai guardiani che monitorano la sua crescita e salute.
Per ora il nome del cucciolo non è ancora stato annunciato ufficialmente. 

Il peso esatto alla nascita non è stato riportato, ma mediamente, i cuccioli di elefante di Sumatra pesano circa 70-100 kg alla nascita.

Perché questa nascita è una piccola grande vittoria per l’ambiente

Il mondo ha accolto un nuovo cucciolo di elefante di Sumatra, e se non stai già saltellando dalla gioia, ti chiedo di fare un piccolo sforzo.
Parliamo di una creatura rara e meravigliosa, una delle poche di una specie che rischia di scomparire dal pianeta se non facciamo qualcosa. 

Ma cosa rende così speciale questo piccolo pachiderma? È semplicemente un elefante “piccolo e carino” o dietro c’è qualcosa di molto più grande?

Scopriamolo insieme!

Cosa rende gli elefanti di Sumatra così unici?

Gli elefanti di Sumatra, la sottospecie più piccola degli elefanti asiatici, sono nativi delle foreste dell’isola di Sumatra, in Indonesia. Già il fatto che siano gli unici elefanti al mondo a vivere su un’isola li rende speciali, ma ciò che li distingue non è solo la geografia.

Ma cosa c’entra questa nascita con il futuro degli elefanti di Sumatra?

La nascita di ogni elefante di Sumatra è come vincere alla lotteria per chi si occupa di conservazione. Stiamo parlando di una sottospecie con una popolazione stimata intorno ai 2.400 individui, e il numero cala ogni anno. 

Perché gli elefanti di Sumatra rischiano l’estinzione? 

Le principali minacce includono:

Ogni elefante che nasce è quindi un piccolo passo verso la sopravvivenza della specie. Ogni cucciolo è un nuovo bagliore di speranza, e per chi lavora per la loro conservazione è una vittoria meritata.

Gli elefanti di Sumatra e i loro “cugini” africani e indiani

Cos’hanno di “particolare” gli elefanti di Sumatra?

Innanzitutto, gli elefanti di Sumatra come abbiamo detto sono una sottospecie dell’elefante indiano, infatti condividono lo stesso “nome”: se la nomenclatura binomiale, detta anche “nome scientifico” dell’indiano è Elephas maximus, l’elefante di Sumatra lo troviamo come Elephas maximus sumatrensis.

Ma proviamo a vedere le principali differenze tra i più conosciuti: l’elefante indiano e soprattutto il Big, l’elefante africano (Loxodonta africana). 

Gli elefanti africani

Sono l’animale terrestre più grande del mondo e i maschi più grandi arrivano anche a sfiorare i 4 metri di altezza per 6.500 chili di peso.

Le loro orecchie sono enormi, non solo per ascoltare meglio ma anche per disperdere il calore nelle pianure africane, dove le temperature possono essere estreme.

Sia i maschi sia le femmine africani hanno zanne, che in un maschio adulto possono raggiungere il peso di 50 kg e una lunghezza di 2,5 m.

Gli elefanti indiani

Sono più piccoli degli africani, ma leggermente più grandi di quelli di Sumatra: i maschi raggiungono a mala pena i 3 metri e arrivano a pesare 4-5.000 kg. 

Anche le orecchie sono più piccole e adattate a un ambiente più tropicale.

Nelle femmine le zanne sono molto più corte, e spesso assenti.

Gli elefanti di Sumatra

Sono la versione “mini” degli elefanti asiatici, perfetti per muoversi attraverso le foreste pluviali: i maschi adulti non superano i 2,5 metri per un massimo di 4.000 kg. Quasi la metà dei cugini della savana africana!

Le loro caratteristiche uniche – come la piccola stazza e le orecchie “discrete” – sono adattamenti alla vita sull’isola.

E. Africano E. Indiano E. Sumatra
Altezza Maschi
3 – 4 metri
2,4 – 3 metri
2 – 2,5 metri
Peso Maschi
4.500 e i 6.800 kg
4.000 – 5.000 kg
2.000 – 4.000 kg
Altezza Femmine
2,7 – 3,3 metri
2 – 2,4 metri
1,7 – 2 metri
Peso Femmine
2.200 e i 3.500 kg
2.000 e i 3.000 kg
1.800 – 2.500 kg
Elefante africano
Elefante indiano

La nascita di un elefante: un processo lungo e delicato

Portare al mondo un elefante non è una passeggiata. La gravidanza di un elefante femmina dura fino a 22 mesi! E dopo tutto quel tempo, il cucciolo, che nasce già di circa 100 chili, deve imparare in fretta a stare in piedi e a seguire il branco.

Essendo animali che vivono in gruppi sociali, la famiglia svolge un ruolo importantissimo. Il piccolo ha bisogno di essere protetto e guidato da tutti, non solo dalla madre, ma anche dalle altre femmine del branco.
Questo aiuto è cruciale: le prime settimane sono quelle in cui il cucciolo è più vulnerabile a predatori, malattie o sfortunati incidenti.

Perché è importante che l’Elefante di Sumatra non si estingua?

Non lasciarti ingannare dalle dimensioni ridotte: l’elefante di Sumatra è essenziale per il suo ecosistema.
Così come gli Elefanti Africani vengono chiamati gli “architetti della savana”, nel loro habitat questi giganti di Sumatra fanno un lavoro incredibile che potremmo definire da “giardinieri della foresta”. Grazie al loro passaggio, al trasporto dei semi e al loro comportamento alimentare, mantengono infatti l’equilibrio delle piante e delle foreste pluviali.

Senza di loro, molte piante e alberi non avrebbero modo di riprodursi o di essere distribuiti in altre aree. E meno alberi e piante significano meno ossigeno per il pianeta.
La loro scomparsa quindi non colpirebbe solo Sumatra, ma tutto l’ecosistema globale.

Come aiutare questi elefanti e perché dovremmo farlo tutti

Ora, probabilmente stai pensando: “Ma cosa posso fare io?” Anche tu puoi fare qualcosa per aiutare, ad esempio:

Buona vita, piccola elefantina!

Ogni elefante che nasce è un piccolo, gigantesco passo avanti per la conservazione di questa specie. E anche se lottiamo contro minacce molto grandi, la speranza è che questo piccolo nuovo arrivato possa crescere, vivere in libertà e contribuire alla sopravvivenza della sua specie.

L’elefante di Sumatra è come un tesoro vivente che ci ricorda quanto sia importante proteggere la biodiversità e prenderci cura della nostra casa comune. Perché, alla fine, difendere la natura significa difendere anche noi stessi.