Il turismo è il miglior alleato per la conservazione.
Davide Bomben
Indice dei contenuti
Il turismo ha un ruolo fondamentale nella conservazione e protezione di quegli animali e quella natura che noi amiamo e vogliamo andare a visitare e vivere:
- Il turismo è il motore economico della conservazione: contribuisce finanziando le attività di protezione e lotta al bracconaggio
- Il turismo crea migliaia di posti di lavoro e opportunità di carriera per le comunità locali. Questo contribuisce in modo formidabile a dare lavoro ma soprattutto formazione: conoscendo, si impara a rispettare e apprezzare, quindi a proteggere
- Il turismo serve per creare valore. Valore nella Natura, che non è più vista come “dispensa” di alimenti ma come risorsa da tutelare poiché crea posti di lavoro ed opportunità di crescita
Ad esempio il tour operator per il quale lavoro come guida, Il Diamante, assieme alla locale Namibia Tracks & Trails, ha supportato per più di 15 anni la riserva di Ongava, riscontrando un grande successo nella conservazione dei rinoceronti ospitati, ed oggi ha aggiunto la riserva privata di Etosha Heights.
L’impegno delle riserve private
Le riserve private svolgono un ruolo cruciale nella conservazione della fauna selvatica e degli ecosistemi.
Protezione contro il bracconaggio
- Le riserve organizzano pattuglie costanti, sia a piedi che con veicoli, per monitorare le aree e scoraggiare attività illecite come il bracconaggio
- Possono essere impiegate tecnologie avanzate come droni, telecamere a infrarossi e foto-trappole per individuare i bracconieri e analizzare gli spostamenti e la presenza degli animali
- Collaborano con le altre autorità per contrastare il crimine organizzato legato al commercio illegale di fauna selvatica
Monitoraggio della fauna
- Effettuano regolari censimenti per stimare le popolazioni di diverse specie e valutare lo stato di salute degli ecosistemi
- Vengono utilizzati collari satellitari (telemetria) e altre tecnologie per monitorare gli spostamenti e le abitudini degli animali, in particolare delle specie a rischio
- Collaborano con i progetti di ricerca per studiare la biologia e l’ecologia delle specie locali e sviluppare strategie di conservazione più efficaci
Riproduzione in cattività e reintroduzione
- In alcuni casi, le riserve private gestiscono programmi di allevamento per specie a rischio estinzione, con l’obiettivo di aumentare le popolazioni e reintrodurre gli individui in natura
- Questi programmi di allevamento si impegnano a mantenere la diversità genetica, prevenendo così la consanguineità che può verificarsi in aree ristrette in cui sono presenti pochi individui imparentati tra loro
Educazione e sensibilizzazione
- Vengono organizzate, da parchi, riserve, strutture ricettive e turistiche, visite guidate per turisti e attività educative per le scuole, promuovendo la consapevolezza sull’importanza della conservazione
- Vengono coinvolte le comunità locali in progetti di conservazione, offrendo opportunità di lavoro e promuovendo pratiche sostenibili
- Riserve e strutture sviluppano congiuntamente programmi turistici che consentono ai visitatori di ammirare la fauna selvatica nel suo habitat naturale, generando entrate per la conservazione e promuovendo un atteggiamento rispettoso verso l’ambiente
La riserva privata di Etosha Heights e il grande progetto di conservazione
Da qualche anno Il Diamante ha scelto anche il bellissimo Safarihoek Ecolodge, nella riserva Etosha Heights alle porte del Parco Nazionale Etosha.
In questa riserva privata troviamo un importante progetto di “rewilding”, che ambisce a reintrodurre e ripopolare il territorio con specie autoctone, che si trovano ancora decimate dalle vaste battute di caccia dell’ultimo secolo e dalla privazione di territori per via dell’urbanizzazione crescente.
Nella riserva sono state reintrodotte centinaia di animali, ma soprattutto è grande l’impegno per la protezione e ripopolazione del rinoceronte nero: in pochi anni il numero di rinoceronti nella riserva è triplicato e oggi può vantare una densità per km² fra le più elevate della Namibia.
Il progetto EHRA per la salvaguardia degli elefanti
Sempre in Namibia, nella regione del Damaralan, troviamo il progetto EHRA (Elephant-Human Relations Aid) che, attraverso programmi di sensibilizzazione, monitoraggio e prevenzione punta a creare condizioni pratiche e culturali di convivenza pacifica tra elefanti e comunità locali.
Gli elefanti sono tornati nella regione da pochi decenni e la competizione per terra e acqua ha portato a situazioni di conflitto tra questi maestosi quanto potenzialmente distruttivi animali e le comunità locali.
EHRA studia e offre diversi progetti per promuovere la conservazione degli elefanti che vivono liberi in Namibia (cioè non confinati in riserve o aree chiuse) e nel contempo per garantire protezione alle comunità locali, attraverso:
- conservazione e supporto alle fattorie della regione
- pattugliamento per tracciare e monitorare gli spostamenti degli elefanti nella regione
- sviluppo e aumento della scolarizzazione nelle comunità locali per aiutare a promuovere una relazione positiva tra elefanti e umani
Cosa comporta l’impegno nella salvaguardia e ripopolamento?
È molto semplice con uno schema:
- Più rinoceronti → più turismo
- Più turismo → più soldi
- Più soldi → lavoro per le popolazioni locali e investimenti nel progetto rinoceronti
- Più lavoro per la popolazione → più scolarizzazione e più rispetto per ciò che porta soldi
Ma vediamolo più nel dettaglio.
Il legame tra turismo e conservazione in Namibia è indissolubile e si basa su un circolo virtuoso:
Più rinoceronti, più turisti
La presenza di rinoceronti neri attira un numero crescente di eco-turisti, che viaggiano (e spendono) per ammirare questi maestosi animali nel loro habitat naturale.
Il turismo legato alla fauna selvatica rappresenta una percentuale significativa del PIL della Namibia, e il rinoceronte nero è una delle principali attrazioni.
Più turismo, più fondi
L’aumento del turismo genera entrate significative per le riserve private, che possono così investire in maggiori risorse per la protezione dei rinoceronti.
Questi fondi sono destinati a finanziare pattuglie anti-bracconaggio, monitoraggio degli animali, ricerca scientifica e programmi di sensibilizzazione.
Più fondi, più posti di lavoro
Le riserve private creano numerosi posti di lavoro per le comunità locali, offrendo opportunità di impiego come guide turistiche, ranger, personale amministrativo da un lato, personale di strutture ricettive dall’altro.
Più lavoro, più sviluppo
Un’economia locale più forte, alimentata dal turismo, favorisce lo sviluppo di infrastrutture, servizi e opportunità educative.
Le comunità locali, vedendo i benefici diretti della conservazione, sono più motivate a proteggere i rinoceronti e il loro habitat.