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Sai distinguere tra otarie e foche? Scopriamo insieme la differenza visitando la colonia della Cape Cross Seal Reserve, situata nel Dorob National Park sulla costa della Namibia.
La colonia è una delle più grandi al mondo e sicuramente di tutta l’Africa australe con più di 200 mila esemplari durante la stagione riproduttiva (novembre – dicembre).
Cosa sono le otarie?
Non chiamatele foche, qualcuno potrebbe offendersi.
Ma in effetti le otarie sembrano un incrocio tra un orso e una foca.
La testa ricorda molto quella di un orso, con dei peduncoli che penzolano in corrispondenza delle orecchie; hanno la faccia un po’ da sceme e il corpo goffo ma in grado di camminare sulla terraferma e di nuotare in un modo incredibilmente agile.
Le otarie sono infatti in grado di camminare poggiando il peso sulle pinne anteriori. L’andatura risulta goffa, ma efficace.
Preferiscono le acque fredde anche se passano molto tempo anche sulla terraferma, e per questo Madre Natura le ha dotate di un doppio strato di pelo:
- uno strato di sotto pelo, fitto e lanoso, che fornisce isolamento termico
- uno strato esterno di pelo più lungo e grossolano, impermeabile, che protegge il sotto pelo e il corpo stesso
Dividono la loro giornata tra l’andare a pesca nelle fredde acque dell’oceano e lo stare spiaggiate, dormendo, urlando e belando. Eh sì, perché avvicinarsi a una colonia di otarie sembra di essere circondati da pecore e capre urlatrici.
Ah. Puzzano.
I maschi sono ben più grandi delle femmine, arrivando a pesare 300 chili contro gli 80 delle signore.
I maschi tendono ad avere un torace più largo e una testa più grande, mentre le femmine hanno un corpo più snello e una testa più piccola.
Il risultato è che i maschi risultano essere più tozzi, spalmando il doppio del peso rispetto alle femmine in una lunghezza pressappoco simile: 2 metri per le femmine e 2,5 per i maschi.
I cuccioli fino ai 4 mesi di vita sono di colore nero.
Quali sono i sensi più sviluppati delle otarie?
Le otarie hanno un udito eccellente sia in acqua che sulla terraferma, mentre la vista è acuta solo sott’acqua, meno sviluppata sulla terraferma.
I lunghi baffi, chiamati vibrisse, sono sensibili alle vibrazioni e le aiutano a orientarsi e a catturare le prede nell’oscurità o in acque torbide dove non possono affidarsi alla vista.
Cosa mangiano le otarie?
Le otarie sono animali predatori, grandi mangiatori di pesce e crostacei, e ne consumano fino al 10% del loro peso corporeo.
Le otarie sono predatori opportunisti e la loro dieta varia a seconda della disponibilità di cibo nell’ambiente in cui vivono. In generale, si nutrono principalmente di pesci, ma possono includere nella loro dieta anche cefalopodi (come calamari e polpi) e crostacei.
Cosa mangiano nello specifico le otarie a Walvis Bay
Le otarie di Walvis Bay, o più precisamente Cape Cross, in Namibia, si adattano all’abbondante vita marina della zona:
- Pesci: sardine, acciughe, sgombri e altri pesci
- Cefalopodi: calamari e polpi
- Crostacei: gamberi e krill possono integrare la loro dieta, soprattutto in periodi dell’anno in cui altre prede sono meno abbondanti
Fattori che influenzano la dieta
Chiaramente vi sono diversi fattori che influenzano ciò che possono mangiare le otarie:
- Stagionalità: la disponibilità di cibo varia con le stagioni, influenzando le abitudini alimentari delle otarie
- Dimensioni dell’individuo: ovviamente gli individui più grandi possono predare pesci più grandi, mentre i giovani si concentrano su prede più piccole
- Concorrenza: la presenza di altri predatori può influenzare la scelta delle prede. La concorrenza, o competizione, può essere inter-specifica (cioè interessare specie diverse, come ad esempio la presenza di leoni marini nello stesso territorio e che quindi predano lo stesso pesce che interessa alle otarie) oppure intra-specifica (più otarie ci sono, meno è la possibilità di riuscire a mangiare)
Comportamento sociale
Nel periodo prima dell’accoppiamento, i maschi stabiliscono i loro territori tramite combattimento.
Più il maschio è forzuto, migliore è la posizione del territorio, cioè vicino all’acqua.
Le femmine sono libere di girovagare tra i territori dei maschi, che le attirano con vocalizzazioni e posture da macho.
Un singolo maschio può avere un harem di una cinquantina di femmine, che ingravida in acqua per poi completamente disinteressarsi della prole.
La femmina rimane con il cucciolo per le prime settimane, per poi alternare la presenza con il piccolo e viaggi in oceano per cercare cibo.
Premio “Madre di merda”
Durante questi viaggi in acqua, non è raro che la madre possa perdere il proprio cucciolo.
Perché purtroppo il piccolo può trovarsi a girovagare in mezzo a un altro migliaio di otarie, urlando nel chiamare la mamma.
Ma tutte le otarie urlano.
Quindi non è raro che i piccoli muoiano di stenti, perché si allontanano, la madre non li trova, intanto loro cercano conforto (e latte) da altre femmine, ma vengono scacciati a suon di pinnate.
Così sono anche facile preda soprattutto delle iene brune e degli sciacalli che vagano per queste zone.
La dura realtà.
Foca e Otaria: le differenze
FOCHE
OTARIE
Non hanno alcun tipo di padiglione auricolare
Orecchie esterne visibili tipo peduncoli
Più tozze e robuste
Corpo più snello e agile
Strisciano sulla pancia usando le pinne posteriori per muoversi, non sono in grado di stare sollevate
Camminano sulle pinne anteriori e posteriori, tenendo il corpo sollevato da terra
Abili nuotatrici, ma generalmente più lente e meno manovrabili
Migliori nuotatrici, veloci e agili, capaci di raggiungere elevate velocità sott’acqua
Alcune specie vivono in grandi colonie, altre in gruppi più piccoli, altre ancora sono solitarie (es Foche monache)
Vivono in colonie più grandi (fino a migliaia di individui) e strutturate, con gerarchie sociali definite