Namibia low budget – Giorno 6/8

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ATTIVITÀKMNOTTEIMPEGNO FISICO

natura
450
tenda

medio

Solitaire

Dal momento che sono sveglia dalle 4, oggi si parte presto. Arrotolo il sacco a pelo, smonto la tenda, e seduta per terra accanto alla macchina mi godo l’assoluto silenzio e il cielo stellato ancora immersa nel buio.
Finita colazione è tempo delle azioni mattutine di rito: mi vesto per la giornata, riempio la borraccia di acqua, mi lavo i denti e la faccia usando il meno acqua possibile dal boccione, e si riparte.

La prima tappa di oggi è Solitaire, tra le montagne del sud. L’obiettivo è andare a visitare Sossusvlei, ma sono poco ottimista per via della strada sterrata che, con la mia macchina low-budget, posso percorrere a velocità ridotta.
Ma ci provo.

La strada lascia il deserto per immergersi tra le montagne e le colline gialle.
Ogni tanto mi fermo a fare qualche foto al sole che albeggia tra le vallate.
Presto le montagne tondeggianti lasciano di nuovo il posto alla pianura, con una catena montuosa che si staglia davanti.
A farmi compagnia un paio di struzzi in lontananza e qualche otarda lungo la strada.

Solitaire si rivela essere molto più piccola di quel che mi aspettassi, ma c’è tutto quello che mi occorre: una stazione di rifornimento, un bagno e un posto dove mangiare. Con 70 Rand ho un cappuccino, per la prima volta servito in una tazza di ceramica 😍 e un cinnamon roll.

Il paesaggio attorno è desertico, con le montagne che si stagliano sullo sfondo.
Facessi vedere le fotografie del paesaggio a qualcuno, mi direbbe che sono in Arizona, non in Namibia 🤪

E in Solitaire ci sono delle vecchie automobili abbandonate alla loro ruggine, che non aspettano altro che essere fotografate per dar prova nuovamente all’ipotesi Arizona.

Le dune di Sossusvlei

Dopo questa soddisfacente tappa saluto Solitaire, non sapendo ancora che lo avrei rivisto presto, e riparto per Sossusvlei, percorrendo una strada, sempre sterrata (e sempre a 40 kmh), immersa nel deserto.

Al gate lascio 100 per adulto, 30 per la macchina e 50 come “conservation fee”.

Il paesaggio è incredibile, con il contrasto tra le dune di sabbia gialla, arancione e rosa.
Piccola sosta bordo strada per una foto a un orice con le dune come sfondo.
Per fortuna la strada diventa a un certo punto asfaltata, così si ha un po’ di respiro nella guida (e si recupera un po’ di tempo prezioso).

Arrivo al parcheggio per Sossusvlei. Con la macchinetta è impensabile affrontare il deserto, ma avendo un 4×4 sarebbe possibile proseguire.
Per i 5 km che mi separano dalla camminata prendo lo shuttle, che mi regala un divertente rally sulle dune. Si pagherà poi a ritorno, 180 Rand a persona.

Arrivata a destinazione, quella “vera”, mi incammino ta le dune e scelgo l’opzione più suicida: scalare il più velocemente possibile e camminare lungo la cresta delle dune.
Volevo morire.

Ma alla fine ce l’ho fatta e lo spettacolo di vedere dall’alto le pozze di sale delle vecchie oasi prosciugate ne è valsa la pena.

Dopo 2 ore tra camminata, ansimate, relax e foto, è ora di riprendere lo shuttle e tornare alla macchina.

Ho camminato quasi sempre scalza, per godermi la sensazione della sabbia sotto i piedi e per comodità, ma delle vesciche ne avrei fatto volentieri a meno 🥺

Campeggio a Solitaire

Pranzo veloce al parcheggio all’ombra dell’albero con un Pied Crow che mi fa compagnia e mi rimetto in marcia.

Nel viaggio di ritorno mi fermo per un caffè, in chiusura locale, nuovamente a Solitaire.
Questo posticino mi piace talmente tanto che, per soli 200 Rand, decido di montare la tenda qui e godermi il tramonto in un campeggio quasi deserto (in tutti i sensi).

Avere una doccia calda e potermi togliere la sabbia dopo 3 giorni, poter lavare qualche vestito (specialmente le mutande 😅) e soprattutto avere una presa elettrica per ricaricare il telefono che mi chiedeva pietà e una batteria della macchina fotografica… questo sì che è lusso! 🤣

Continua il viaggio