Perché non è bene accarezzare i gufi, i pappagalli e gli uccelli

Si possono accarezzare i pappagalli e i gufi?

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Accarezzare un gufo o un pappagallo, o in genere un qualsiasi piumato, può sembrare un gesto innocuo, ma in realtà può avere conseguenze significative per l’animale.
Vediamo perché non è bene accarezzare i pappagalli, i gufi e gli uccelli in genere.

A proposito…

Perché non è bene accarezzare i gufi, i pappagalli e gli uccelli

Si causano stress e paura all’animale

Anche se un uccello sembra calmo durante le carezze, potrebbe provare stress e paura. 

Stress e paura in un uccello possono manifestarsi in diversi modi, a volte sottili e facili da sottovalutare.
Questi segnali diventano più evidenti più passa il tempo in cui l’animale viene sottoposto alla situazione stressante che li provoca.
Chiaramente dipendono moltissimo sia dalla specie ma anche dall’indole del singolo individuo.

Ecco alcuni dei segnali più comuni:

Accarezzare i Pappagalli: come riconoscere stress e paura

Nel caso specifico dei pappagalli, i segnali di stress e paura possono presentarsi in modo particolarmente evidente, a causa della loro natura sociale e comunicativa.

Ecco alcuni comportamenti tipici:

Viene alterato il suo comportamento naturale

Accarezzare un uccello può interferire con i suoi comportamenti naturali, portando così a problemi comportamentali a lungo termine.

Il Preening

Un comportamento naturale che può venire alterato è ad esempio la “toelettatura”, detta Preening.
Il Preening è un’attività fondamentale in quanto serve a mantenere le penne in ordine, a distribuire l’olio della ghiandola uropigiale (che approfondiremo in seguito in questo articolo) e a rimuovere parassiti

Quando un uccello viene accarezzato troppo frequentemente, può trascurare il Preening, portando a un deterioramento del piumaggio e a potenziali problemi di salute.

Perché non è bene accarezzare i gufi, i pappagalli e gli uccelli

Interazione sociale

Alcuni uccelli, come generalmente i pappagalli, sono animali sociali e hanno bisogno di interagire.
Le carezze eccessive possono far sì che l’uccello diventi meno interessato all’interazione con altri suoi simili.

Questo può portare a isolamento sociale e a difficoltà nell’apprendere comportamenti sociali appropriati. 

Dipendenza dall’uomo

Un eccessivo contatto con l’uomo può far sì che l’uccello diventi eccessivamente dipendente dalla figura umana, rendendo difficile i suoi momenti in solitudine o la sua introduzione e convivenza in un gruppo di uccelli.

Si porta una stimolazione sessuale inappropriata

In alcune specie, come i pappagalli, accarezzare determinate parti del corpo può essere interpretato come una stimolazione sessuale, causando confusione.

Per quanto riguarda ad esempio i pappagalli, le zone generalmente più sicure per accarezzarli sono la testa (evitando gli occhi e il becco) e il collo.
Da evitare assolutamente il petto e la zona cloacale, zone particolarmente sensibili che possono essere interpretate come una stimolazione sessuale.

Perché non è bene accarezzare i gufi, i pappagalli e gli uccelli
Dove toccare un pappagallo...
Perché non è bene accarezzare i gufi, i pappagalli e gli uccelli
...per evitare questo!

Vengono danneggiate penne e piume

Le penne sono essenziali per il volo, le piume per l’isolamento termico degli uccelli.

Toccare ripetutamente penne e piume può causare importanti problemi.

Il primo è che si possono danneggiare, rendendo più difficile il volo e aumentando la vulnerabilità a malattie.
Le penne sono infatti essenziali per la sopravvivenza di un uccello. Hanno soprattutto tre funzionalità principali:

  • Volo
  • Isolamento termico
  • Impermeabilizzazione

Ma come si può danneggiare una penna o una piuma?

Perché non è bene accarezzare i gufi, i pappagalli e gli uccelli

L’importanza dell’olio della ghiandola uropigia

L’uropigio, o ghiandola dell’uropigio o ancora ghiandola uropigia, è una ghiandola sebacea presente in moltissimi uccelli sopra la coda.
Questa ghiandola secerne un liquido ceroso e oleoso, ricco di lipidi. 

Durante il preenening, ovvero l’operazione di “pulizia delle penne”, l’uccello preleva con il becco questo olio e lo distribuisce su tutto il piumaggio. 

Questo ha diversi scopi fondamentali: 

Toccare ripetutamente un uccello con le mani (quindi soprattutto accarezzandolo con i polpastrelli) può portare via l’olio della ghiandola dell’uropigio da penne e piume.

Questo cosa comporta? Riprendiamo i punti sopra:

Quindi… come fare? Una questione di osservazione e rispetto

Sia che tu abbia a che fare con un Pappagallo, con un Rapace o con un qualsiasi altro Uccello, abbi rispetto delle sue necessità e della sua natura.

Osserva il linguaggio del corpo: se l’uccello è rilassato e ti guarda con gli occhi socchiusi, probabilmente è ricettivo alle carezze. Nei pappagalli soprattutto, l’occhio si socchiude e assume la caratteristica formaa mandorla“.

Se l’animale è ricettivo e pronto alle coccole, sii delicato, accarezzandolo con movimenti lenti.

Ma soprattutto, rispetta i suoi limiti. Se l’uccello, e qualsiasi animale, non sembra apprezzare le carezze, rispetta i suoi desideri e non insistere.

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